Ieri, in piazza Martiri della Libertà, è iniziata ufficialmente la nuova avventura della squadra di Rinaldo Cifaldi. Il presidente Campitelli avverte: "Questi giocatori dovranno impegnarsi fino alla morte"TERAMO - La stagione 2010/2011 è ufficialmente partita. Dopo la presentazione di ieri sera in piazza Martiri della Libertà a Teramo, per la squadra biancorossa si inizia davvero a fare sul serio. Doveva essere una passerella per volti noti e meno noti, per le facce (poche in realtà) che l’anno scorso hanno portato il Teramo in serie D e per quelle che sperano di entrare presto nel cuore dei tifosi. Così è stato.
Uno ad uno tutti i giocatori biancorossi, circondati dai bambini della Scuola Calcio, si sono avvicendati in piazza per salire poi sul palco e parlare, per la prima volta, al pubblico teramano, giunto numeroso per la presentazione ufficiale della squadra.
Ad aprire le danze è stato lo staff dirigenziale: il vicepresidente Ercole Cimini, il ds Antonio Obbedio, il team manager Massimo D’Aprile (ovazione per lui), il dirigente Marco Pompilii sono saliti sul palco e per l’ex capitano e bandiera del Teramo D’Aprile l’emozione è stata palpabile: «Era un onore vestire la maglia del Teramo da giocatore ed è un onore per me essere qui stasera sotto questa veste». Poi è stata la volta dello staff tecnico: Nico D’Eugenio (vice allenatore), Maurizio Bilanzola (preparatore atletico), Nino Galli (preparatore dei portieri), Stefano Luciani (massaggiatore) e Nicola Di Donato (fisioterapista).
Ed è arrivato poi il momento della squadra, partendo dai portieri e da Gaetano Farò che ha avuto per primo l’onere e l’onore di parlare davanti ai tifosi: «Mi aspettavo questa accoglienza perchè so che il pubblico è caldissimo e la società è blasonata. Daremo il massimo».
Poi via via tutti gli altri: emozione particolare per Jacopo D’Eustachio, il cui papà è un indimenticato giocatore biancorosso. «E’ una grossa emozione vestire la stessa maglia di mio padre», le parole dell’emozionato giovane difensore.
Ovazione all’arrivo di Marco Bolzan. I tifosi non hanno dimenticato l’impegno messo in campo l’anno passato dall’argentino e lui dimostra di non essere per niente sazio: «Grazie di cuore per tutto l’affetto nei miei confronti, quest’anno ricominceremo a lottare ed ad impegnarci per vincere».
Anche il portoghese Costa Ferreira ("responsabile" dell’allontanamento di Taua) prende la parola, promettendo impegno e massima voglia di vincere. Il tripudio vero e proprio dei tifosi si raggiunge però in un solo momento durante tutta la serata: l’arrivo di Mario Orta in piazza è salutato come l’arrivo del vero e proprio "salvatore della patria" e lui ricambia, come sempre, timido ed emozionato.
L’opposto "dell’animale da gol" che i tifosi biancorossi sono abituati a vedere sul campo: «Non posso che ringraziare davvero tutti per il sostegno che mi date, sono orgoglioso di essere qui anche quest’anno e prometto che ci impegneremo al massimo per arrivare più in alto possibile».
Arriva anche l’acquisto last-minute Arcamone ed è poi il momento del gran finale: l’allenatore Rinaldo Cifaldi fa il suo ingresso in piazza, «Non potevo dire di no al Teramo, stiamo già lavorando tantissimo per la serie D», seguito poco dopo dal presidente Luciano Campitelli: «Vorrei ringraziare la piazza, mi dà una grande emozione. Questi giocatori dovranno impegnarsi fino alla morte perché vestono una maglia importante e sono destinati a vincere. Penso che la squadra potrà farcela ad arrivare tra i primi cinque ed il 5 agosto, al Nuovo Stadio Comunale, ci sarà la prima amichevole dell’anno con il Pescara alle ore 21». Insomma ora si inizia davvero a fare sul serio.