Giu le mani dal comunale - 12gennaio2010, da "StampoTeramano - you tube

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Lu Biangherrosce
view post Posted on 12/1/2010, 12:29




MARTEDI’ 12 GENNAIO 2010
ALLE ORE 21.00
presso il piazzale del Pala-Acquaviva
I RAGAZZI DELLA EST
ORGANIZZANO UNA RIUNIONE APERTA A TUTTI COLORO
CHE HANNO A CUORE LE SORTI DELLO STADIO COMUNALE.


Pubblicato su TeramoNews.com:

Lo sciacallaggio e la forte speculazione che colpisce le sorti dello Stadio Comunale sono lo specchio del modo di agire di politicanti e massoni vari di questa città che da subito hanno approfittato di quel luogo per trasformare un fantomatico interesse pubblico in un proprio tornaconto personale.
Nella città manipolata dal potere di squallidi e ipocriti individui, dalle loro trame affaristiche si sta portando avanti un progetto di distruzione, oltre che di un pezzo di storia cittadina anche di una risorsa della collettività.
Con il solito silenzio complice e l’asservita sponsorizzazione degli organi d’ informazione, così come la totale indifferenza dimostrata da associazioni varie e pseudo-difensori di Teramo, senza un minimo di libertà, di coraggio e di dignità su un simbolo che da ottant’anni è parte della città, si continua a portare avanti una chiara opera mistificatoria, con l’intento di far credere chissà quali benefici a vantaggio della cittadinanza. Viceversa, ancora una volta, sarà solo qualche privato a poter trarre profitto dallo smantellamento di quell’area.
Abbiamo assistito in questi anni al susseguirsi di situazioni poco chiare fatte di approvazioni di proposte di privati e ditte passate in consiglio comunale nel silenzio più assoluto in cui emergeva la totale volontà di chi amministra questa città e non solo, di appropriarsi di quell’area pubblica per i propri fini speculativi. Inquietante come non sia stato tenuto in minima considerazione anche l’orientamento di una fetta importante della città stessa, espresso chiaramente da una consistente raccolta di firme delegittimata dall’atteggiamento arrogante e menefreghista dei soliti politicanti.
Nonostante questo bisogna purtroppo constatare che il progressivo appiattimento della situazione ed il passare del tempo abbiano determinato una sorta di rassegnazione da parte della piazza che sembra ormai piegata alla volontà forte di pochi.
Allo stato attuale, nonostante le oggettive difficoltà che interessano questa importante tematica, scaturite anche da quella mentalità remissiva e omologata, troppo in voga in questa città, sarebbe necessaria un’ ulteriore presa di coscienza ancor più decisa, da parte di chi si sente di dimostrare dignità, appartenenza e orgoglio a difesa di un importante simbolo di storia cittadina.
Di fronte a questo ennesimo scippo che si vorrebbe compiere ai danni della città non si può rimanere colpevolmente fermi avallando così la presunzione di chi vorrebbe disporre della città svendendo e barattando un patrimonio di tutti per viscidi tornaconti personali, con buona pace dei diritti della collettività.
 
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